Cresce la Capitanata e lo fa anche attraverso la sensibilizzazione verso la bellezza storica e del territorio, in cui senz’altro hanno un ruolo centrale le guide turistiche. Sede di antiche bellezze, prima su tutte l’affascinante Castello Ducale, già monumento nazionale dal 1902, sito a ridosso del suggestivo Borgo Codacchio, la città dei de Sangro gode ora di percorsi e mete turistiche, come quelli descritti dalle guide Mariangela Pappani e Isabella Faienza.
Mariangela Pappani, laureata in Lettere Antiche con specializzazione in Culture Letterarie Europee, e Isabella Faienza, laureata in Lettere Moderne e specializzata in Editoria e Comunicazione, si incontrano nel 2016 nel progetto di Servizio Civile Nazionale “Castello in Mostra” a Torremaggiore. Nello stesso anno, durante l’ultimo allestimento del Museo Civico, si occupano proprio della realizzazione di un programma di visite guidate – curando contemporaneamente l’approntamento della sezione di storia locale delle Biblioteca Comunale “Michele De Angelis”.
Da allora il loro interesse per la storia della città cresce costantemente diventando una vera e propria passione, così terminato il servizio civile il loro studio non si interrompe e conseguono nel 2018 l’abilitazione all’esercizio della professione di Guida Turistica.
Dopo aver prestato servizio in modo occasionale presso il Museo e il Castello, dal settembre 2019, come da convezione con il Comune di Torremaggiore, divengono figure di riferimento per la fruizione dei siti di interesse turistico, in una collaborazione costante con l’ amministrazione comunale per la valorizzazione del territorio.
Di seguito l’intervista
Fondamentale per il vostro ruolo la consapevolezza della bellezza della cittadina. Quanto Torremaggiore è vicina a questo obiettivo? Quanta strada c’è da fare? La storia e la cultura di Torremaggiore sono ricche di bellezza, ma solo negli ultimi anni sta crescendo l’interesse verso questo aspetto della nostra città, grazie anche al lavoro di molte associazioni locali che si prodigano per valorizzarne i punti di forza. La convenzione poi è segno della ferma volontà dell’amministrazione di intervenire fattivamente per sviluppare il settore del turismo. La strada è ancora lunga, siamo soltanto all’inizio di questo percorso, certamente ci sono tutti i presupposti per raggiungere l’obiettivo finale che è quello di valorizzare e ottimizzare la fruizione, rendendo Torremaggiore uno dei maggiori siti di interesse della Capitanata.
Quali sono i principali siti turistici di Torremaggiore? Per chi viene in visita a Torremaggiore la prima tappa obbligata è senz’altro il Castello Ducale, dichiarato monumento nazionale nel 1902 . Arrivati in via Luigi Rossi, il monumento si presenta in tutta la sua maestosità circondato per tre lati dal fossato e con le imponenti torri circolari merlate. All’ingresso il visitatore viene accolto dall’elegante cortile interno, sul quale si affacciano le sale del Museo Civico, le quali ripercorrono in ordine cronologico la storia del territorio di Torremaggiore, grazie ai reperti che vanno dall’età dauna fino al medioevo. La terza sala inoltre presenta un’affascinante pavimentazione in vetro che permette di ammirare gli ambienti interrati del Castello. Sullo stesso piano le mostre permanenti dedicate agli artisti locali Severino Trematore, Nicola Schiavone e Giacomo Negri. Salendo al piano nobile il visitatore può ammirare la bellissima Sala delle Udienze a cui è annessa una Cappella Palatina; le altre sale ospitano la Biblioteca Comunale con il suo ricco patrimonio librario, tra cui sono degni di nota i manoscritti del fondo De Angelis, le cinquecentine e gli incunaboli esposti nelle teche. Dopo aver visitato il Castello è d’obbligo passeggiare tra i vichi del borgo antico che si apre verso sud. Il borgo racconta le origini della nostra città, contiene testimonianze del passato storico e culturale, grazie anche alle Chiesa di San Nicola e Sant’Anna. La cappella di Sant’Anna, voluta agli inizi del’700 da Paolo de Sangro come sepolcreto di famiglia, viene donata dal principe Raimondo de Sangro nel 1756 alla Confraternita del Santissimo Rosario.
Al suo interno colpiscono le scalinate laterali che conducono all’altare maggiore, l’azzurro e l’oro delle decorazioni e la statua del Cristo ligneo che andò bruciato in un incendio del 1926 e che si conserva carbonizzato ma intatto. In San Nicola vale la pena soffermarsi sui particolari della facciata di età medievale, mentre al suo interno risaltano le tele risalenti al secolo XVII e il dossello riccamente intagliato e decorato. Anche le altre chiese, poco distanti dal borgo Codacchio, conservano splendide testimonianze di carattere religioso delle origini della nostra città.
A 14 km da Torremaggiore è possibile visitare il sito archeologico della città medievale di Fiorentino, dove il 13 dicembre 1250 nelle stanze della Domus moriva Federico II di Svevia, il più grande tra gli imperatori del Sacro Romano Impero. Castel Fiorentino è un sito archeologico che si estende su 21.000 mq – raggiungendo la cima della collina non è difficile immaginare la città che la occupava. Tra i resti simbolo di questo sito la Torre di Guardia e la Domus. La città venne abbandonata tra XIV e XV secolo, quando a causa delle guerre i suoi abitanti si spostarono nel territorio della vicina Torremaggiore. I reperti del sito si conservano all’interno del Museo Civico. Il sito oggi è visitabile ed è candidato ai “Luoghi del cuore”del FAI. La raccolta firme, sia on line che cartacea, sta riscuotendo grande successo grazie all’impegno del comitato Insieme per Fiorentino e dell’associazione Borgo Antico.
Quali i personaggi storici di Torremaggiore che il turista potrà conoscere? La conoscenza di Torremaggiore passa inevitabilmente attraverso quella dei suoi personaggi, tra cui ricordiamo: il principe Raimondo de Sangro, Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore, committente del Cristo Velato di Napoli; Luigi rossi, musicista e compositore sepolto nella basilica di Santa Maria in via Lata a Roma; Nicola Fiani, ufficiale delle guardie reali del re borbonico, ucciso barbaramente durante le vicende della Repubblica napoletana; Nicola Sacco, emigrato in America, ingiustamente condannato a morte insieme a Bartolomeo Vanzetti.
L’enogastronomia ha un ruolo nell’offerta turistica di Torremaggiore? Il percorso storico culturale va di pari passo con quello enogastronomico: la tradizione vuole infatti che proprio ai Principi De Sangro si debba la presenza a Torremaggiore della peranzana, una cultivar di oliva da cui si ricava un olio extravergine molto pregiato. Presente in un’area circoscritta del territorio, nel triangolo compreso tra Torremaggiore, San Severo e San Paolo di Civitate, è uno dei prodotti distintivi delle nostre tavole. Torremaggiore è città dell’olio e del vino, aspetto visibile addentrandosi nel paesaggio rurale che la circonda. Fiore all’occhiello del bellissimo mosaico di campagne, tra vitigni, uliveti secolari e dorati campi di grano, sono le cantine e i frantoi, produttrici di oli e vini tra i pluripremiati nei concorsi nazionali. Per la maggior parte a conduzione familiare, queste aziende offrono la possibilità di assistere ai processi produttivi e di gustare un aperitivo in cornici molto evocative. Le eccellenze della cucina torremaggiorese possono essere gustate nei suggestivi ristoranti, grazie all’offerta dei menu tipici. Potenziata negli ultimi anni anche la rete delle strutture ricettive, per favorire la migliore accoglienza.
Come è stata accolta la vostra offerta turistica? Molti sono stati i visitatori che hanno deciso di lasciarsi guidare alla scoperta della città; non solo privati ma anche scolaresche, centri estivi, associazioni e gruppi organizzati. Il pubblico si arricchisce dei turisti attratti dalle manifestazioni storiche della cittadina: ricordiamo in giugno Terrae Maioris, frammenti di vita medievale, a cura dell’associazione Borgo Antico, e ad agosto il tradizionale Corteo storico, organizzato dall’associazione Don Tommaso Leccisotti, che in modo diverso ripercorrono le origini medievali di Torremaggiore con rappresentazioni e allestimenti d’epoca; negli ultimi mesi dell’anno invece vengono appuntamenti dedicati all’olio e al vino novello.
Va aggiunto che gli iter turistici si adattano alle esigenze e agli interessi di ciascuno, con la possibilità di creare itinerari personalizzati; ad esempio, nel caso dì gruppi con bambini la visita può essere modulata così da renderla coinvolgente anche per i più piccoli. Per i gruppi composti esclusivamente da bambini c’è la possibilità di far seguire alla visita dei pratici laboratori ludico-didattici. Sia il Castello che il borgo antico sono completamente accessibili.
Per prenotare o ricevere maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Torremaggiore al numero 0882.391111 oppure le guide Faienza e Pappani visitando la Pagina Facebook “ Torremaggiore: Storia e dintorni – guide turistiche”, dove si potranno visionare anche i reportage fotografici dei tour precedenti – https://www.facebook.com/ Torremaggiore-Storia-e- dintorni-Guide-Turistiche- 450962572347617/
Di seguito video di riferimento