Quando la tradizione si fonde con l’entusiasmo di un intero borgo la festa si tinge di folklore, memoria e divertimento e Casalvecchio di Puglia con i suoi falò si conferma eccellenza in quest’ambito. Al rito apotropaico della purificazione, di derivazione pagana, si affianca inevitabilmente quello cattolico, con la maestosa figura di San Giuseppe, protettore dei lavoratori, simbolo di famiglia, padre per antonomasia. Il borgo di origine arbërëshe è fortemente legato alla data del 19 marzo. La popolazione tutta collabora alla realizzazione della festa, a partire dalla raccolta della legna, che coinvolge i più piccoli con largo anticipo, fino all’allestimento di ampi banchetti. Quella di San Giuseppe è una ricorrenza all’insegna dell’accoglienza e della generosità che da sempre contraddistinguono la nostra popolazione. A partire dall’organizzazione del Press Tour “I falò di San Giuseppe, le Minoranze Linguistiche e papa Francesco”, promosso dal Comune di Casalvecchio di Puglia ed in programma dal 16 al 20 marzo. Il tour – al quale parteciperà un nutrito
gruppo di giornalisti e blogger provenienti dall’Albania e da diverse regioni italiane – è finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Programma operativo Regionale FESR-FSE 2014 – 2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche”. Si tratta di un viaggio alla scoperta di tradizioni, culture, itinerari religiosi, celebrazioni e prodotti tipici che uniscono idealmente i comuni della provincia di Foggia in cui sono tutelate e custodite le minoranze linguistiche arbëreshë
(Casalvecchio di Puglia e Chieuti) e francoprovenzale (Faeto e Celle di San Vito) ai sensi della legge 482/99.
Un suggestivo cammino illuminato dai fuochi della Festa di San Giuseppe che guiderà il percorso di
giornalisti e blogger dai Monti Dauni porta a Borgo Libertà attraversando i vari insediamenti che negli anni
si sono sviluppati lungo la Via Francigena. Inoltre, nell’ambito della festa di San Giuseppe, per il terzo anno
consecutivo il Comune, in collaborazione con la Pro Loco Arbërëshe, allestirà un percorso enogastronomico
gratuito. Gli ospiti della serata, infatti, potranno liberamente degustare le tipicità locali, preparate con cura
da tutti i volontari siti nelle diverse postazioni. Tra le peculiarità casalvecchiesi non può certo mancare il
cëllitt, piatto povero della tradizione contadina a base di pomodoro e pancetta o un buon piatto di cicatelli
ai profumi dauni o ancora la pizza col bicarbonato, i fagioli con cotenna, il grano cotto e altre prelibatezze.
La serata verrà animata da danze e canti popolari a cura dell’Associazione culturale locale “ Tallandishat”.