Sabato 18 marzo 2017 presso la LIBRERIA ORSA MINORE alle ore 19 Katia Ricci presenta “SÉRAPHINE DE SENLIS. Artista senza rivali” (Luciana Tufani editrice, 2015).
Una straordinaria produzione artistica interrotta dall’internamento in manicomio. Katia Ricci ne ripercorre la vita e il percorso artistico attraverso le immagini Séraphine Louis (1864-1942), conosciuta come Séraphine de Senlis, dal nome del paese in cui viveva, è stata una pittrice dalla vita e dalle qualità artistiche molto particolari. Povera e orfana, era vissuta a lungo in un monastero per poi andare a servizio presso diverse famiglie. Benché priva di istruzione e di preparazione artistica, iniziò a dipingere quadri di grande originalità che le valsero l’apprezzamento di un critico e collezionista che la fece conoscere e le procurò il successo. Il senso di sé, il bisogno di significarsi, di seguire il proprio desiderio e di uscire dai limiti derivanti dalla sua condizione sociale sono presenti nella vita e nell’arte di Séraphine, che, per questo, assume un carattere esemplare.
L’eccellenza di Séraphine non consiste solo nella qualità artistica delle sue opere, incredibile se si pensa che fu un’autodidatta, ma nel suo desiderio di essere e diventare la donna che voleva, artista e libera, pur partendo da una condizione di necessità e da un ruolo sociale subalterno.
Dal momento in cui il suo anfitrione ebbe un tracollo finanziario, Séraphine visse nuovamente in povertà e iniziò a manifestare sempre più spesso problemi caratteriali che la portarono ad essere ricoverata in un manicomio dove morì. Uno dei tanti esempi di donne (e di uomini) che sono state dichiarate pazze perché non si uniformavano alle aspettative della società in cui sono vissute. Séraphine de Senlis attende ancora di essere riconosciuta e annoverata nel panorama dei maestri del ’900, al pari dei grandi artisti dell’avanguardia. Séraphine, infatti, è «un’artista senza rivali».
Sulla pittrice è stato girato da Martin Provost un film, Séraphine, che nel 2008 ha ottenuto un grande successo in Francia ricevendo diversi premi, tra cui quello per il miglior film e per la migliore attrice protagonista, Yolande Moreau.
Katia Ricci, critica d’arte, vive a Foggia dove è attiva nel circolo culturale La Merlettaia, da lei fondato nel 1993 insieme ad altre donne che nell’ottica femminista vogliono favorire la crescita culturale individuale e collettiva e uno scambio politico.
Fa parte della rete delle Città Vicine con cui collabora per la realizzazione di mostre itineranti dedicate a temi di interesse sociale, come quella sui migranti organizzata a Lampedusa, la mail art sul tema del lavoro e una sul Kintsugi, l’arte del riparare. Ha pubblicato altri libri su artiste e artisti, saggi critici, cataloghi e articoli per varie riviste. Tra i libri: Mary Cassatt da Pittsburgh a Parigi, Selene, Charlotte Salomon I colori della vita, Palomar, 2006.